La nostra Storia

Da un’attenta analisi del contesto socio-economico dei territori del Val di Noto, è emersa nel 2010 l’idea di una Fondazione di comunità per favorire infrastrutturazione sociale attraverso processi di partecipazione e di costruzione del bene comune andando oltre il semplice assistenzialismo e integrando socialità, economia, cultura. Sono stati di grande aiuto i contatti con la Fondazione CON IL SUD e la Fondazione di comunità di Messina – Distretto sociale evoluto. Si è passati quindi dall’ideazione (2010-2013) all’attivazione (l’11 febbraio 2014 è la data dell’atto notarile), grazie alla sintonia tra diversi soggetti: le due diocesi di Siracusa e di Noto, alcune associazioni di volontariato e cooperative sociali, enti come Banca Etica e l’Istituto di Gestalt.

Ci si è ritrovati su alcune forti convinzioni:

la necessità di dare alle iniziative di solidarietà continuità e di raccordarle in un disegno di insieme per aiutare il territorio ad attivarsi e a crescere come comunità;

– promuovere un welfare comunitario, possibile grazie ad un patrimonio sociale che si cerca di coltivare “comunque” dal basso, mantenendo vivo il rapporto tra solidarietà e giustizia sociale, tra diritti e doveri, secondo il dettato della nostra Costituzione repubblicana.

– trovare una sintesi propulsiva tra sviluppo e crescita della qualità della vita, superando i limiti della pura economia di mercato e di un livello politico-istituzionale non sempre affidabile e sempre più ripiegato sul versante assistenziale o comunque incapace, da solo, di grandi progettualità.

Con altre due convinzioni, di carattere più operativo, e una dedica.

– Al Sud, per essere “terzi” occorre procedere con prudenza nei rapporti con le pubbliche istituzioni e anche con soggetti del terzo settore alcuni dei quali, in una situazione di grave crisi economica e bisogno di lavoro, diventano ambigui. Da qui la preoccupazione di passi prudenti, vigilando perché la progettazione abbia sempre il timbro della gratuità e della riflessione, per potersi raccordare con le istituzioni in modo chiaro.

– Ancora: al Sud una Fondazione non può immediatamente contare su grandi contribuiti di banche, imprese, filantropi. Per questo sono stati importanti i contributi, sia per il patrimonio che per la progettazione, di Fondazione CON IL SUD, delle diocesi di Siracusa e di Noto, della Caritas Italiana, e quelli, anche piccoli ma significativi, di alcune realtà sociali del territorio. A tre anni dall’avvio, avendo avviato realizzazioni concrete e reti significative a partire da soggetti affidabili, diventa più facile attivare una capacità donativa del territorio.

La dedica di tutta questa fatica è ai giovani: perché non perdano la speranza che anche nel Sud sono  possibili processi capaci di generare lavoro pulito, cooperativo, significativo.

Le convinzioni di fondo si sono tradotte in questi primi tre anni di vita nel sostegno a un centinaio di soggetti lungo i filoni del welfare, della coesione sociale, dell’economia civile e del lavoro. Con assemblee plenarie, momenti di progettazione e di verifica, contatti che hanno favorito conoscenza e azione comune. Come quella dei cantieri educativi che aiutano a ripensare la città e le periferie o dell’incubatore di impresa Eureka che ha sostenuto la nascita di cooperative giovanili. Si sono inoltre promossi eventi che hanno coinvolto il territorio in processi di corale partecipazione (come per il “presepe della città” e la festa educativa Crisci ranni oppure offrendo ai giovani esperienze di alternanza scuola-lavoro) e attivato una riflessione sul proprio futuro di comunità e sui nodi dello sviluppo del Sud (dalla lotta alla mafia al lavoro).

RETE SOGGETTI COINVOLTI

STATUTO FONDAZIONE

BILANCIO SOCIALE